Carbossiterapia: Nuove Frontiere nel Trattamento delle Ulcere Diabetiche e Patologie del Microcircolo
La carbossiterapia si è già affermata come un trattamento efficace per le patologie e gli inestetismi legati al microcircolo, come la cellulite, l’insufficienza venosa degli arti inferiori e le alopecie.
Negli ultimi anni, l’interesse verso la versatilità della carbossiterapia si è ampliato notevolmente, con studi e ricerche che ne esplorano l’applicazione in nuove aree terapeutiche con risultati promettenti. In particolare, la Dottoressa Turatello ha dedicato anni alla ricerca sull’uso della carbossiterapia come supporto nella cura delle ulcere diabetiche. Questa patologia, spesso difficile da trattare, trova un valido aiuto nella carbossiterapia, che favorisce la rigenerazione dei tessuti e accelera i processi di guarigione.
Facciamo però un passo indietro.
Cosa sono le ulcere?
La prima causa delle ulcere agli arti inferiori è il diabete. Con ulcera diabetica si intende una lesione continua di difficile guarigione spontanea che può interessare i tessuti cutanei, sottocutanei e ossei in base alla sua gravità. La loro locazione più comune è il piede.
Ovviamente, la prima cosa da fare quando una persona diabetica si accorge di avere uno dei sintomi collegati alla possibile comparsa di un’ulcera o addirittura già l’ulcera in essere è contattare immediatamente un medico. È fondamentale intervenire rapidamente per evitare complicazioni gravi.
Una volta impostata la terapia adeguata, può entrare in gioco la carbossiterapia.
È già noto l’effetto della carbossiterapia sul microcircolo. Questo trattamento consiste infatti nell’infusione sottocutanea di anidride carbonica medicale, che migliora la circolazione sanguigna e stimola il metabolismo cellulare.
È quindi intuitiva la possibile efficacia della medesima nel trattamento delle ulcere diabetiche.
Sono già diversi anni che la Dottoressa Turatello esplora le possibilità della carbossiterapia come cura di patologie. Interessante è il caso che ha curato recentemente. A seguito le foto del processo.
Il paziente preso in carico dalla Dottoressa Turatello presentava un’ulcera diabetica ischemica di tre centimetri di profondità con margini netti. Le sedute di carbossiterapia hanno contribuito in modo significativo alla cura e alla chiusura dell’ulcera diabetica del paziente proprio grazie al miglioramento del microcircolo che promuove la neoangiogenesi nei tessuti.
Dopo sei sedute di carbossiterapia – accompagnata alle cure prescritte dal medico – l’ulcera si è completamente chiusa e il paziente comincia pian piano a recuperare la sensibilità persa nella zona trattata.
In conclusione, la carbossiterapia rappresenta una frontiera innovativa nel campo della medicina estetica e della cura delle patologie legate al microcircolo, aprendo nuove prospettive per il trattamento di condizioni difficili e migliorando significativamente gli esiti clinici.